Acqua: perché non è tutta uguale

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La maggior parte del nostro corpo è costituita da acqua e questa sostanza è indispensabile per la salute e per il corretto funzionamento degli organi, dato che supporta numerose attività fisiologiche.

Ecco perché scegliere con cura l’acqua che beviamo è fondamentale per vivere bene e prevenire alcune problematiche di salute. É importante, quindi, conoscere le caratteristiche dell’acqua e sapere che alcune tipologie sono maggiormente indicate per risolvere problemi come ritenzione idrica, cellulite, stipsi e calcoli renali.

Inoltre, bisogna tener presente che quella che viene erogata dal rubinetto, seppur salubre, può subire delle alterazioni che influiscono sul colore, sull’odore e anche sul gusto, motivo per il quale molte persone ricorrono all’installazione di erogatori d’acqua, come quelli disponibili su https://www.acquaalma.com/, che possono eliminare sostanze quali nitrati e metalli pesanti e rendere l’acqua più gradevole.

Residuo fisso: cosa significa

Ci sono alcuni valori riportati sulle etichette di cui bisogna tener conto quando si vuole scegliere un’acqua da bere che abbia ottime caratteristiche. Tra questi, c’è il residuo fisso, un valore che esprime il contenuto di sali minerali, quali sodio, magnesio e potassio, e di sostanze che permangono dopo aver innalzato la temperatura dell’acqua a 180 °C gradi.

Solitamente, le acque vanno da quelle ipominerali (residuo fisso minore di 50 mg/litro), a quelle iperminerali (con residuo fisso superiore a 1.500 mg/litro). In questo caso, si tratta di acque che hanno delle caratteristiche terapeutiche specifiche e che devono essere consigliate dal proprio medico curante.

Generalmente, le acqua con basso residuo fisso e povere di sodio sono consigliate per coloro che vogliono combattere cellulite e ritenzione idrica. Le acque con un maggior contenuto di minerali, invece, sono perfette per gli sportivi, dato che aiutano a recuperare i liquidi persi con la sudorazione e in seguito allo sforzo fisico, o nei casi di stanchezza e astenia.

Naturale o frizzante, quale scegliere

Quando si parla di acqua naturale, si va a indicare le acque che non vengono addizionate con anidride carbonica e sono sicuramente da preferire se si soffre di problemi intestinali, come gonfiore e gas.

L’acqua frizzante, invece, è quella in cui sono presenti le bollicine, che possono essere prodotte sia da sistemi di gasatura artificiale, sia dalla presenza naturale di anidride carbonica libera. Solitamente, l’acqua frizzante viene consigliata per stimolare la digestione, ma a digiuno può non essere indicata se si soffre di problemi gastrici, come gastrite e reflusso.

Acqua microfiltrata, perché utilizzarla

L’acqua microfiltrata è una scelta ottimale se si è attenti alla propria salute. Inoltre, è possibile ottenerla dall’acqua del rubinetto, che solitamente ha già un’ottima qualità, grazie a dei sistemi di e depurazione ed erogazione.

Rispetto ai sistemi che utilizzano l’osmosi inversa, la microfiltrazione consente di preservare il contenuto di minerali presenti l’acqua, utili per la salute dell’organismo. Questo procedimento si basa sulla presenza di un filtro con carboni attivi che garantisce l’erogazione di acqua salubre, buona, frizzante o naturale, sempre disponibile e fresca direttamente dal rubinetto di casa.

Disclaimer: “Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”

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