Diverse sono le motivazioni per cui una coppia sceglie di adottare, un percorso tra l’altro, a dispetto di quello che vediamo nei film e nelle serie tv, è tutto fuorché semplice.
Sono diversi i vincoli e gli ostacoli che ci vengono posti, ma la protezione dei minori, specialmente quelli aventi un passato piuttosto burrascoso, ha la priorità.
A regolamentare le adozioni e gli affidamenti in Italia è la legge 184 del 1983 (modificata dalla legge 149 del 2001).
Per poter venir adottato, il minore deve essere dichiarato nello stato di abbandono, ovvero è stato allontanato dalla madre o dalla famiglia.
Va ricordato l’art. 1 della legge 183/1984: “il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia “, riconoscendo un ruolo prioritario alla famiglia d’origine del minore.
Chi può adottare?
Come possiamo vedere sul sito del governo italiano sia che si tratti di adozione nazionale, sia internazionale, i requisiti sono gli stessi:
- Una coppia eterosessuale con almeno tre anni di matrimonio certificato;
- Differenza di età, fra adottante e adottando, da un minimo di 18 anni ad un massimo di 45;
Questi requisiti di recente sono stati ampliati in seguito a una pronuncia della Suprema Corte di Cassazione (Cass. Civ., I sezione, ordinanza n. 17100, pubblicata il 26/06/2019):
“Secondo l’ordinanza, in alcuni casi specifici vale più la qualità della relazione affettiva ed educativa che si è creata tra gli adottanti e l’adottando che lo status dei primi.”
Passaggi da seguire per l’adozione
Una volta rientranti nei requisiti sopra indicati, si può presentare la domanda di adozione presso il tribunale dei minori unita ad una serie di documenti come lo stato di famiglia, certificazioni mediche, dichiarazione dei redditi, certificati di nascita…
Dopo aver spedito tutto l’incartamento necessario, il tribunale manderà i servizi sociali per effettuare una serie di colloqui in modo tale da verificare l’idoneità della coppia. Insomma, hanno bisogno di accertarsi che i coniugi siano in grado di mantenere il figlio sia economicamente ma anche emotivamente.
Attesa e costi per adottare
La verifica da parte del tribunale dura 120 giorni, dopo il quale verrà emesso un decreto di idoneità o verrà respinta la domanda, oppure verranno richiesti maggiori accertamenti. Se dovesse presentarsi il secondo caso, si potrebbe ritentare dopo un periodo di tre anni.
Se la coppia, invece, viene considerata idonea, verrà conseguito un affidamento preadottivo della durata di 12 mesi, presso il quale si valuterà la compatibilità delle parti ed il favorimento di una piena integrazione.
Per quanto riguarda i costi, a livello nazionale sono quasi nulli poiché basta presentare una domanda in carta semplice. Diversa storia per quelli internazionali, dove si può arrivare a raggiungere i 50 mila euro, in base alla nazione di provenienza, oltre ad un’attesa dai 6 ai 10 mesi dalla disponibilità all’adozione.
Muoversi attraverso questi disbrighi legali a volte può sembrare un’Odissea di incartamenti, per questo motivo avere qualcuno accanto su cui fare affidamento alleggerisce il carico di lavoro ma soprattutto di stress emotivo. Per questo motivo vi consigliamo l’Avvocato Conistabile ed il suo studio legale.