Autocertificazioni, lavoro da casa e scuola online: è boom di stampanti

Il lockdown seguito all’emergenza Covid-19 ha provocato un aumento della domanda di stampanti ad uso domestico, il cui prezzo è di conseguenza salito.

Da quando è stato decretato lo stato di quarantena e, di conseguenza, chiusi uffici, scuole e negozi, sono aumentati determinati consumi al posto di altri; una dinamica automatica, uno stimolo di risposta alle privazioni indotte da una stato di reclusione protratto nel tempo. Così sono esplosi gli acquisti alimentari, prima prendendo d’assalto i supermercati, poi intasando i servizi di consegna della spesa a domicilio. Non potendo godere delle classiche attività di svago, le persone hanno riversato le proprie finanze e attenzioni verso un altro tipo di appagamento, quello sensoriale, prettamente gastronomico. Film, serie Tv, elaborazioni da chef in cucina: abbiamo tirato fuori il meglio della nostra italianità a livello domestico, con case tirate a lucido, pane e pizza sfornati come fossero giorni di festa.

La riscoperta della carta e dell’importanza di avere una stampante

Il tutto mentre si continua a lavorare e a “frequentare” la scuola a distanza. Un aspetto che è passato inosservato, ma che lasciato il proprio segno sul mercato, è una rinnovata necessità di stampare da casa. Nell’era della digitalizzazione, in cui pensavamo di aver relegato le stampanti al solo utilizzo professionale, abbiamo riscoperto l’importanza della carta.

Se ne è fatta tanta ironia sopra, ma alla fine ha inciso sul fenomeno anche il continuo cambio dei moduli di autocertificazione, che hanno portato le persone ad accaparrarsi in tutta fretta una stampante per non correre il rischio di trovarsi impreparati senza il foglio di via libera per fare la spesa.

Visto l’utilizzo squisitamente generico e basico del dispositivo, c’è stata la corsa all’acquisto dei modelli più semplici ed economici. Basta dare un’occhiata al sito di Amazon o ad un portale di comparazione di prezzi per osservare un netto calo delle proposte nella fascia di prezzo compresa tra i 30 e i 50 euro.

Se prima era facile trovare in offerta una stampante modello base anche a 25 euro, oggi si trovano promozioni intorno ai 35 euro, per lo più sugli e-shop delle grandi catene, in virtù del fatto che, proprio a causa della chiusura fisica dei punti vendita, le scorte di magazzino sono state riversate in toto sull’e-commerce.

Didattica online e smart working

Fino al periodo pre emergenza, tablet, console e smartphone era i compagni di gioco dei più piccoli, che vedevano negli schermi elettronici una delle forme di svago post scuola; in questo ultimo mese, invece, l’assenza di stimoli esterni e un utilizzo continuativo di questi dispositivi ha permesso di tornare ad apprezzare la carta.

Le schede per i compiti non sono più fornite dalla scuola e vanno stampate, anche gli album da colorare finiscono in fretta e, per uscire il meno possibile, li si ristampa a casa.

La stampante torna ad essere una comodità, una necessità, anche per chi lavora da casa e prima era abituato ad utilizzare stampanti e scanner d’ufficio.

Il noleggio come alternativa

Vista la ridotta disponibilità di stampanti e, soprattutto per chi ha bisogno di modelli più avanzati rispetto a quelli classici domestici, la spesa non indifferente da affrontare per l’acquisto di una stampante (che poi magari tornerà ad essere poco utilizzata una volta terminata la quarantena), si può optare per una soluzione conveniente e alternativa: l’affitto.

Sono diverse le aziende online che propongono, come Copygraf, il noleggio di stampanti multifunzione digitali, anche per periodi molto brevi, adeguati al tempo di impiego in questi giorni di lavoro “alternativo”.

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