Come aprire un E-commerce: guida pratica

come aprire un e-commerce

Come aprire un e-commerce nel 2022, è una delle domande che vengono poste spesso da molti ragazzi e adulti. La pandemia legata al Covid 19, ha accelerato la crescita digitale che tutti prima o poi ci aspettavamo.

Nei periodi di lockdown e restrizioni globali, gli acquirenti che hanno scoperto il mondo digitale sono stati davvero tanti. È facile appurare che le uniche aziende che sono cresciute in un periodo di così forte decadenza economica, sono stati proprio i colossi digitali.

Ecco step dopo step, cosa bisogna fare se si volesse avviare un sito web di commercio elettronico:

  1. Effettuare una ricerca di mercato completa: l’obiettivo è quello di trovare la nicchia meno competitiva ma altrettanto profittevole. In questo modo si aumenteranno le possibilità di poter ampliare le vendite senza particolari sforzi.
  2. Business plan ben dettagliato: il documento è importante per poter avere chiara una propria vision e mission del progetto. Non di meno, in futuro sarà importante al fine di avere la garanzia di avere un investitore.
  3. Accertamento degli adempimenti fiscali a cui sottostare: prima di mandar online il proprio e-commerce, è importante conoscere tutti i requisiti necessari da soddisfare per adempiere alla burocrazia italiana.
  4. Delega uno o più professionisti: un negozio online dev’essere performante, ricco di contenuti e soprattutto, veloce e funzionante. Investire su un programmatore che sappia sviluppare un ottimo e-commerce, è una delle chiavi del successo.
  5. Approvvigionamento dei prodotti: va valutata la scelta di lavorare in dropshipping, quindi vendere gli articoli di aziende di terze parti, oppure un e-commerce con magazzino proprio dalla quale inviare le spedizioni.
  6. Occuparsi delle spedizioni: I clienti gradiscono molto avere l’opportunità di selezionare con quale corriere ricevere il proprio pacco. Potrete dare un bel ventaglio di scelte andando su un sito specializzato per trovare i migliori corrieri espressi per spedire i vostri articoli.
  7. Delegare le attività di marketing: un professionista di marketing settoriale, saprà certamente valutare le azioni più importanti per potere aumentare la conoscenza del brand ed implementare vendite. Spesso oltre al sito vengono impostati dei profili business sui social. Si capisce dunque che una figura che non deve mancare è sicuramente quella dell’e-commerce manager.

Ecco invece, quali sono gli step burocratici necessari su chi chiede come creare un e-commerce da zero:

  1. Aprire la Partita IVA: poco importa che l’attività non abbia ancora generato una vendita, la partita IVA (insieme al codice Ateco corretto) è indispensabile ed obbligatoria ai fini di legge.
  2. Iscrizione Registro delle Imprese: la pratica andrà inviata alla Camera di Commercio di propria competenza.
  3. Comunicazione e compilazione della SCIA: la pratica di Inizio Attività al Comune di riferimento va mandata se si avesse intenzione di creare un e-commerce con magazzino fisico. Nel caso di un potenziale dropshipping non ce ne sarebbe bisogno.
  4. Aprire la posizione previdenziale fiscale opportuna: dopo che il commercialista avrà individuato l’attività appropriata, farà una valutazione sulla miglior posizione fiscale da aprire.

Non possiamo omettere l’importanza del budget da investire. Il capitale (seppur si tratti di un’attività online), dev’essere più o meno corposo. La somma ben precisa dipenderà da quanto sarà difficile vendere quella determinata nicchia.

Ecco perché occorreranno figure esperte in digital marketing. Non far affidamento solo a te stesso, concentrati solo sulle tue skills e per gli altri settori, non aver timore di delegare l’attività ed investire il capitale necessario.

Previous post Quello che non sai sulle borse termiche
Next post Le aree le digital marketing per avere successo nel 2022