L’avvento di internet negli ultimi anni ha rivoluzionato la vita di molte persone e non solo. Se un tempo il marketing aziendale ruotava intorno ai media tradizionali (radio, televisione e carta stampata), oggi una strategia di marketing degna di questo nome deve necessariamente prevedere anche il web.
Proprio per soddisfare le richieste di imprese e liberi professionisti, desiderosi di sfruttare le enormi potenzialità della rete per trovare nuovi clienti, sono sorte molte agenzie di marketing digitali.
Così, in un batter d’occhio il web si è letteralmente riempito di consulenti esperti nella gestione di Google AdWords, professionisti specializzati nella gestione di pagine Facebook e sviluppatori di siti web. Insomma, quello che ruota attorno al web marketing è un mondo variegato nel quale è difficile districarsi, se non si conoscono le basi.
Il rischio sempre dietro l’angolo, infatti, è quello di incontrare il “professionista” sbagliato, che invece di fare gli interessi del cliente è più preoccupato a gonfiare il proprio portafogli, a suon di consulenze e campagne pubblicitarie inutili.
Partiamo dalle basi: cos’è il web marketing?
Questa semplice espressione, formata da appena due termini, come abbiamo visto rappresenta un mondo quasi sconfinato di agenzie, freelance, tecniche e strumenti online al servizio di aziende e liberi professionisti.
Per non perdere la bussola e riportarci con i piedi per terra, è necessario puntualizzare l’ovvio: le regole del web marketing sono le stesse regole del marketing tradizionali, ma applicate al web.
Questa semplice considerazione spazza via false convinzioni e “miti” che inquinano un settore in continua espansione ma fonte di equivoci e illusioni.
La prima è forse la più nociva è che il web marketing permette sempre e comunque vendere, anche se il prodotto/servizio fa letteralmente schifo o non si differenzia dalla concorrenza. Il marketing digitale, invece, al pari di quello tradizionale “off line” funziona solo se alla base c’è un prodotto realmente di valore. Molti clienti, invece, si illudono che sia una sorta di brillantante di qualcosa che non brilla di suo.
La seconda falsa convinzione riguarda gli strumenti del mestiere vale a dire i social network, i servizi di spedizione newsletter, la SEO e molto altro. Bene, ci sono molte agenzie che propongono la loro offerta basata solo su uno di questi strumenti, a prescindere dall’azienda che si deve promuovere.
Riflettendoci un po’, invece, si riesce a capire al volo che ad esempio Facebook può essere la carta vincente per un e-commerce, mentre è assolutamente inutile per un’azienda B2B, perlopiù di nicchia.
Come farsi pubblicità sul web
Una volta chiariti questi concetti basilari, vediamo quali sono i principali modi per promuoversi sul web e ottenere nuovi clienti.
Attività SEO. Il principale, nonché il più “antico”, risulta essere quello di apparire ai primi posti del motore di ricerca più importante: Google. Poiché si può affermare che il web è Google sono nati e cresciuti insieme, è naturale considerare le attività SEO come uno dei primissimi modi per ottenere visibilità. Ciò risultava ancor più semplice circa 20 anni fa, quando essere trovati su Google era un gioco da ragazzi per via dei pochissimi siti esistenti e la semplicità con cui un SEO poteva posizionare un sito web. Oggi le cose stanno diversamente: non basta inserire qualche parola chiave qua e là per spiccare in cima ai motori di ricerca, ma serve tanto denaro e un investimento di denaro iniziale.
Campagne Google ADS. Il secondo modo è sempre quello di essere visibili su Google, ma questa volta pagando Google stesso! Stiamo ovviamente parlando delle campagne Google AdWords (che ora bisogna più correttamente chiamare Google ADS). Se fatta bene, una campagna sulla rete di ricerca può dare tanta visibilità e far ottenere fior di clienti e vendite. Oltre alla rete di ricerca, grazie a Google ADS si può apparire su siti importanti, come i quotidiani nazionali, oltre che su You Tube.
Facebook ADS. La terza modalità di promozione online riguarda inevitabilmente i social network. Ci riferiamo in particolare a Facebook e Instagram, su cui si possono condurre delle campagne mirate e rivolte a persone potenzialmente interessate a determinati prodotti o servizi.
Concludendo, il web è ormai lo spazio virtuale che ogni azienda, nei modi e tempi più opportuni, deve presidiare per essere al passo con il marketing del terzo millennio.
