La crisi della coppia in alcuni casi può essere scatenata principalmente, o in parte, da comportamenti di uno dei due coniugi che fanno sì che la responsabilità della crisi stessa possa essere (almeno in parte) ‘addebitabile’.
Qualora la crisi nella coppia sia causata dai comportamenti dell’altro, allora si può parlare di addebito della separazione.
Ma di che cosa stiamo parlando, più precisamente? Noi ne abbiamo parlato con l’avvocato Michele Zuddas dello studio Zuddas, che ci spiega che quando uno dei due coniugi viola uno dei doveri di cui all’art. 143 del codice civile (stiamo parlando del dovere di fedeltà reciproca, di collaborazione nell’interesse famigliare, fedeltà, coabitazione) allora la separazione (si intende la sentenza di separazione) può essere con addebito, vale a dire viene riconosciuto anche in sede giudiziale che la crisi è stata causata dal comportamento di una delle parti. Ciò può comportare, come vedremo, una serie di conseguenze.
Quali sono i presupposti dell’addebito della separazione? La giurisprudenza ormai costante ritiene che la addebito della separazione si realizza se esiste un rapporto di causa effetto fra la violazione dei doveri coniugali e l’intollerabilità sopravvenuta della convivenza fra coniugi.
Un caso abbastanza tipico, per parlare di esempi, è quello del tradimento: se il tradimento causa la crisi coniugale, è possibile che si verifichi l’addebito della separazione. Ma vediamo che cosa succede, una volta che a uno dei due coniugi sia addebitata la responsabilità della crisi della coppia.
Conseguenze dell’addebito della separazione: quali sono?
Ma quali sono le conseguenze dell’addebito della separazione? Cosa succede quindi dopo il divorzio, laddove a causare la crisi sia stato prevalentemente il comportamento di uno dei due coniugi che è dovuto meno ai suoi doveri?
Le conseguenze dell’addebito della separazione non sono banali, anzi. Fra di esse possiamo ricomprendere:
- perdita dei diritti successori. Una sentenza di addebito della separazione fa sì che il coniuge al quale è riconducibile il tradimento non abbia diritti di successione inerenti allo stato coniugale. Può ottenere solo un assegno vitalizio se aveva già diritto agli alimenti.
- Perdita del diritto di reversibilità della pensione. Un’altra delle conseguenze della sentenza di addebito della separazione è la perdita della pensione di reversibilità, ma anche di altre indennità di natura previdenziale che erano riconosciute al coniuge una volta che esso viene meno.
- perdita del diritto di assegno di mantenimento. Il coniuge che ha subito l’addebito della separazione perde conseguentemente l’assegno di mantenimento (rimane quindi solo il diritto agli alimenti, sempre che ci siano i presupposti). In sostanza il coniuge al quale è addebitata la colpa della crisi coniugare avrà solo il diritto agli alimenti, somme di denaro necessarie per sostenerlo in una situazione di bisogno, ma non ha il diritto all’assegno di mantenimento che come si sa ha uno scopo più ampio (consentire all’ex coniuge il mantenimento di un certo tenore di vita).
Addebito della separazione e figli minori: cosa succede?
E sui figli? La sentenza di addebito della separazione ha qualche effetto anche sull’affidamento di eventuali figli minori che la coppia dovesse avere, oppure no?
La risposta è no: la sentenza di addebito della separazione non impedisce l’affidamento dei figli minori.
L’affidamento solo ad un genitore è infatti l’extrema ratio, una soluzione alla quale si ricorre solamente se uno dei genitori sia fortemente inadeguato alla gestione dei figli. L’unica deroga rispetto alla regola generale dell’affido condiviso è insomma l’ipotesi in cui uno dei due genitori non abbia assoluta capacità di prendersi cura del figlio. La regola è sempre quella, altrimenti, dell’affido condiviso che non viene tolto solo perché uno dei due coniugi ha subito l’addebito della separazione.