Le fiabe hanno da sempre affascinato qualsiasi bambino, in ogni epoca e in ogni parte del mondo. Si potrebbe quasi dire che l’uomo, da quando esiste, racconta fiabe ai propri figli. Se ne conoscono di antichissime, spesso tramandate di generazione in generazione oralmente, prima di essere trascritte.
La semplice lettura di una favola al proprio figlio può rappresentare un momento magico, creando un legame speciale tra il lettore e chi ascolta. Per alcuni bambini può diventare un vero e proprio rituale da ripetere ogni sera, senza il quale risulta impossibile coricarsi. Ma oltre ad aiutare nel passaggio dalla veglia alle braccia di Morfeo, che ruolo giocano le fiabe nella crescita del bambino?
Le fiabe come strumento educativo
L’ascolto di una fiabe può rivelarsi un ottimo esercizio mentale per i bambini. Proporre delle letture fin dai primi mesi di vita è fondamentale per migliorare le capacità cognitive e la padronanza del linguaggio. Immedesimandosi nei personaggi e nelle situazioni descritte, il bambino sviluppa e amplifica l’immaginazione e la flessibilità mentale, oltre ad imparare ad accettare il diverso, l’empatia e le regole. Apprende nuovi vocaboli, tempi verbali e modalità narrative man mano sempre più articolate. La favola contribuisce inoltre all’alfabetizzazione linguistica, ed aiuta a preparare il bambino per affrontare la scuola al meglio. Risulta quindi un metodo efficace per accrescere il proprio intelletto divertendosi.
Creazione di un legame figli-genitori
La sera è una fase particolare della giornata per un bambino, soprattutto in tenera età. Il momento della nanna può essere vissuto in maniera negativa, attraverso la paura dell’abbandono e del distacco dai genitori. La fiaba diventa uno strumento molto efficace per addolcire questo momento. Esse contribuiscono a risolvere quei piccoli drammi psicologici del processo di crescita che ogni bambino affronta, come l‘ansia da separazione, la gelosia verso i fratelli maggiori , la collera. Aiuta, inoltre, a creare un legame molto potente fra il lettore e chi ascolta, attraverso un momento di pura intimità che rasserena il bambino. La fiaba arriva dunque a rappresentare un messaggio d’amore del genitore verso il proprio figlio, vissuto dal bambino in maniera molto positiva. Crea un’atmosfera magica, che rimarrà per sempre nei ricordi di chi legge e di chi ascolta. Dedicare qualche minuto della giornata a questa attività è un vero e proprio gesto d’amore verso i figli.
Anche il modo con cui si racconta una storia è rilevante. Per creare l’atmosfera è necessario immedesimarsi nei personaggi, gestire il tono della voce e delle espressioni facciali, accompagnando il tutto da movimenti del proprio corpo.
Fiabe importanti anche in età più avanzata
Anche in età più avanzata la lettura di una fiaba non è un momento da sottovalutare. Aiuta ad instaurare un dialogo, ed aumenta la fiducia reciproca. Può diventare lo spazio in cui il figlio si confessa col genitore, racconta la sua giornata, rivela le sue ansie, le sue paure e le sue speranze, sentendosi ascoltato e compreso. Il bambino si sentirà valorizzato, e percepirà di essere una persona importante.
Ricordiamo anche che i personaggi delle fiabe, come ad esempio un magico unicorno colorato (l’unicorno non passa mai di moda: leggi il nostro approfondimento), possono diventare dei giocattoli o peluche che accompagnano il bambino durante la giornata e durante la sua crescita psico-fisica.
Infine, attraverso le fiabe si possono anche affrontare tematiche complesse, e difficili da comprendere ed accettare, come ad esempio la morte, gli abbandoni e i conflitti. Sono in ogni caso uno strumento che può rivelarsi molto utile per un genitore.
La fiaba per scoprire se stessi
Avvalendosi di una forma giocosa, la fiaba aiuta il bambino ad esplorare il proprio mondo interiore e le sue emozioni. Durante l’ascolto di una fiaba, il bambino da libero sfogo alla sua immaginazione, si identifica con i personaggi dei racconti, ed impara a riconoscere ed esprimere le diverse emozioni che prova. Le favole insegnano al bambino chela vita presenta ostacoli e prove da superare, e solo chi sa affrontare le avversità in modo coraggioso ne potrà uscirà vittorioso. Le fiabe insegnano non solo una morale, ma anche la fiducia nel poter riuscire.
Ogni fase della crescita è caratterizzata da una serie di emozioni e sensazioni, che il bambino impara a conoscere un po’ per volta. Da ogni fiaba può trarre un insegnamento adeguato alla fase che sta affrontando in quel periodo, può cogliere una propria morale, utile a risolvere determinati problemi. Impara a fronteggiare i propri conflitti interiori, diversi ad ogni età. Si crea una distanza adeguata affinché il piccolo riconosca le emozioni vissute durante la giornata,senza che diventino troppo intensi o difficili da gestire. Non c’è infatti da stupirsi se un bambino chiede di poter ascoltare più volte la stessa favola, pur conoscendone il finale. Può trarne un significato o una morale diversa a seconda dei pensieri e degli interessi che sta sperimentando quel particolare momento.
Fiabe e tecnologia
I dispositivi tecnologici moderni, come smartphone e tablet, non devono diventare un sostituto alla lettura delle favole. Il grande potere di una fiaba è la sua capacità di far lavorare la fantasia. Il bambino, attraverso le immagini di un monitor, rischia di diventare un semplice ricettore di stimoli. Uno schermo non permette di creare le proprie interpretazioni mentali, fornendole già preconfezionate e pronte per l’uso. Una fiaba permette all’immaginazione di dare la propria interpretazione alle varie situazioni , come ad esempio l’aspetto fisico di un personaggio o l’ambientazione di una vicenda.
Le fiabe rappresentano quindi un aspetto fondamentale per lo sviluppo emotivo, psicologico e cognitivo del bambino, accompagnandolo nelle prime fasi della sua vita. Forniscono insegnamenti di vita importanti, che rimarranno impressi nelle menti dei più piccoli per molto tempo. Come diceva lo scrittore Chesterton:
“Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti”.