Esplorare il sud della Sardegna

Per esplorare il sud della Sardegna non c’è opzione migliore che iniziare un itinerario da Cagliari: al centro del golfo degli Angeli, sulla costa, rappresenta infatti un punto strategico da cui andare alla scoperta dei principali punti di interesse della parte meridionale dell’isola.

Con i traghetti che fanno la tratta da Civitavecchia a Cagliari, sulla rotta lunga 231 miglia nautiche che unisce il centro della penisola italiana al capoluogo sardo, da percorrere durante la notte preferibilmente in cabina piuttosto che in poltrona, si arriva, anche con veicolo al seguito, dopo 13 o 15 ore di navigazione; le partenze sono trisettimanali.

Le tappe di questo itinerario, che inizia e finisce a Cagliari per girare tra i posti più belli e importanti della Sardegna meridionale, sono, nell’ordine, Pula, Chia, Sant’Antioco, la foresta di Marganai, le terme di Sardara, Barumini, le cascate di Abba Frida e Luesu, Costa Rei e Villasimius.

Cagliari

Costruita su sette colli calcarei, sui quali sono attualmente presenti altrettanti quartieri, ha come fulcro principale il quartiere fortificato medievale di Castello, situato a un centinaio di metri sul livello del mare. La chiesa madre, la Cattedrale di Santa Maria Assunta e di Santa Cecilia, costruita nel ‘200 in stile romanico pisano, racchiude sette secoli di storia. Le Torri Pisane sono il simbolo della città, in particolare la Torre di San Pancrazio. La fortificazione più importante è il Bastione di Saint Remy. La spiaggia cittadina è quella del Poetto, delimitata dal promontorio Sella del Diavolo, così chiamato per il profilo a forma di sella e per una leggenda di derivazione biblica che ne è derivata.

Pula

Il comune di Pula è famoso sia per le spiagge che per il sito archeologico di Nora, antica città fondata dai fenici e successivamente dominata dai romani. Sono di notevole interesse il santuario fenicio-punico (tofet) e il Tempio di Eshmun-Esculapio. Le spiagge di Nora e di Santa Margherita di Pula, di sabbia bianca, fondali bassi e acque cristalline, sono amate dalle famiglie e quella di Su Guventeddu è la preferita dai surfisti.

Chia

Chia, frazione del comune di Domus de Maria, custodisce le rovine della città fenicia di Bithia e presenta paradisiache spiagge di candida sabbia, come il porticciolo, Sa Colonia e Su Giudeu. I tre stagni costieri sono frequentati da fenicotteri rosa. Da Cala Cipolla si snoda un sentiero che arriva al Faro di Capo Spartivento, da cui poter ammirare la costa meridionale del Sulcis.

Sant’Antioco

Sant’Antioco sorge sulle rovine dell’insediamento prenuragico e nuragico, poi fenicio, punico e romano, di Sulki. La maggior parte del territorio comunale è rappresentato dall’omonima isola, collegata alla terraferma tramite un ponte e un istmo artificiale. Nella Basilica di Sant’Antioco Martire ci sono le uniche catacombe di tutta la Sardegna. Il complesso nuragico di Grutti ’e Acqua include un nuraghe, un villaggio, templi a pozzo. La spiaggia di Maladroxia non solo è bellissima ma presenta polle di acqua termale a pochi metri dalla riva.

Foresta di Marganai

La foresta demaniale di Marganai si estende per 3.650 ettari nella provincia del Sud Sardegna, nei comuni di Domusnovas, Fluminimaggiore e Iglesias. Tra lecci e conifere vivono cinghiali, gatti selvatici, falchi pellegrini e aquile reali. La Grotta di San Giovanni è eccezionalmente larga, attraversata da parte a parte da una strada. Non mancano i sentieri escursionistici, dalla valle di Oridda all’area mineraria di Gutturu Pala, a su Mannau e Buggerru.

Terme di Sardara

Nei pressi delle antiche terme romane denominate Aquae Neapolitanae, tra eucalipti, pini, olivi, olmi, oleandri e lentischio, c’è lo stabilimento termale di Sardara, all’interno di un complesso alberghiero dove sgorgano acque ipertermali. Si può accedere alle piscine e al centro benessere del parco anche solo per mezza giornata.

Barumini

A Barumini c’è Su Nuraxi, il villaggio nuragico sviluppatosi attorno a un nuraghe quadrilobato classificato dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità. Il polo museale di Palazzo Zapata, nel centro storico, comprende non solo la sede marchesale del ‘600, ma anche i sottostanti resti di un altro insediamento nuragico (Su Nuraxi’e Cresia).

Cascate di Abba Frida e Luesu

Per vedere le Cascate di Abba Frida e Luesu, spettacolo della natura, bisogna essere allenati e preparati, data la difficoltà dell’escursione. Rispettivamente con un’altezza di caduta di 50 e 70 metri, si trovano in una foresta di querce e carpino nero. Non sono distanti le grotte del complesso carsico di Is Angurtidorgiu.

Costa Rei

Costa Rei è una frazione balneare del comune di Muravera dove c’è una spiaggia amatissima dalle famiglie con bambini ma non solo. Si tratta di una distesa di sabbia fina e chiara, presente anche sul fondale digradante, di ben otto chilometri, tra la famosa formazione granitica chiamata lo scoglio di Peppino e Capo Ferrato, dove il mare limpido è quasi sempre calmo. Per esplorare il territorio costiero vengono organizzate escursioni a cavallo, in quad o dune buggy anche nel periodo invernale.

Villasimius

Villasimius si estende dal massiccio dei Sette Fratelli alla linea costiera di Capo Carbonara, a est del quale si trovano le spiagge di Punta Molentis, striscia di sabbia tra due specchi acquei, Simius e Porto Giunco, con alle spalle lo stagno di Notteri abitato da fenicotteri rosa. Sul versante orientale del promontorio ci sono il porto turistico e la spiaggia di Campulongu, formata da dune di sabbia bianca delimitate dalla macchia mediterranea.

Effettuata quest’ultima tappa dell’itinerario consigliato, dopo aver scoperto le bellezze del sud della Sardegna, si può rientrare a Cagliari per il ritorno via mare in terraferma consapevoli di aver vissuto un’indimenticabile esperienza.

Previous post Noleggio attrezzature industriali e fai da te
Next post La Conservazione Digitale in outsourcing