Passione per la fotografia: come iniziare

Le fotografie sono sempre più parte integrante della nostra vita quotidiana, ci scambiamo immagini continuamente, partendo dal piatto di pasta che mangiamo a pranzo fino al magnifico tramonto dietro casa. Gli smartphone hanno reso la fotografia accessibile e immediata a tantissime persone ma, se vogliamo trasformare questa attività in una vera e propria passione, dovremo costruire delle ottime basi.

Studiare la teoria fotografica

La tecnica fotografica è composta da regole che disciplinano il funzionamento delle fotocamere, siano esse inserite in un telefono o professionali come reflex e mirrorless. Il primo passo per approcciare in maniera corretta a questa passione è studiare la teoria fotografica per poterla poi applicare correttamente quando scattiamo. I principali concetti da conoscere sono: tempo di esposizione, apertura del diaframma, sensibilità ISO e messa a fuoco. Ognuno di questi elementi contribuirà a costruire l’immagine proprio come l’abbiamo pensata, guardando la scena che abbiamo davanti agli occhi. Il tempo di scatto e l’apertura del diaframma moduleranno la quantità di luce percepita dal sensore fotografico e permetteranno di congelare il movimento e variare l’ampiezza della zona a fuoco. L’ISO non è altro che il valore di sensibilità del sensore fotografico posto all’interno della fotocamera. La messa a fuoco ci permette di decidere quale è il soggetto dello scatto e di evidenziarlo con la massima nitidezza. Possiamo approfondire utilizzando libri di teoria fotografica, cercare le nozioni elencate su Internet o navigare sui canali Youtube che trattano l’argomento.

Osservare il lavoro dei grandi fotografi

Una volta che avremo consolidato l’aspetto tecnico dovremo allenare l’occhio del fotografo, la capacità di osservare la realtà come se fosse impressa su una pellicola e cogliere immediatamente le inquadrature più espressive in relazione al vostro intento. A differenza dei concetti tecnici, la creatività non è facile da sviluppare, il migliore strumento che abbiamo a disposizione è l’osservazione e l’imitazione dei fotografi più famosi, nei vari generi a cui siamo interessati: paesaggio, ritratto, fotografia naturalistica, reportage e tanti altri ancora. Osservare i loro capolavori ci permetterà di sviluppare una familiarità con le principali idee compositive e, provando a ricrearle, svilupperemo un nostro senso estetico e le nostre capacità di artista. Informiamoci sui massimi esponenti della tecnica che preferiamo, seguiamo i loro profili su Instagram, su Facebook o controlliamo periodicamente i loro siti internet per nuovi lavori o materiale gratuito scaricabile.

Scattare molte foto

Per diventare bravi fotografi è importante fare pratica, scattare molte foto sperimentando in generi e tecniche diverse. Quando usciamo a fare una passeggiata o facciamo una gita fuoriporta mettiamo la fotocamera nello zaino così da essere pronti in caso trovassimo un luogo, una persona, una situazione che ci piacerebbe riprendere. Proviamo a scattare ritratti dei nostri parenti o conviventi, andiamo a vedere la partita della squadra di calcio di quartiere e proviamo a immortalare un momento di squadra o una grande azione di un attaccante. Una volta scattate le foto riguardiamole, cerchiamo di capire gli errori, cosa avremmo potuto fare per rendere gli scatti più di impatto e imponiamoci di essere i primi critici di noi stessi, così da migliorare continuamente.

Scegliere l’attrezzatura adatta

Esistono tanti strumenti per scattare foto: tutti gli smartphone in commercio, le fotocamere reflex, le bridge, le compatte, le mirrorless. Ognuno di questi strumenti ha delle possibilità e delle limitazioni date dalla tecnologia, dalla sua costruzione e chiaramente dal budget d’acquisto con cui sono stati pensati.

Gli smartphone sono lo strumento che abbiamo sempre con noi ma hanno delle capacità fotografiche limitate: non possiamo cambiare l’obiettivo, non possiamo variare l’apertura del diaframma (a parte rare eccezioni come il Galaxy Note 10 Plus), i file generati dalla fotocamera del telefono non permettono grandi operazioni di postproduzione successive allo scatto.

Le fotocamere bridge e compatte permettono di impostare tutti i parametri base della tecnica fotografica e sono un’ottima palestra ad un costo contenuto. Il lato negativo è che non consentono il cambio obiettivi e i file che producono non hanno qualità tali da garantire un buon processo di sviluppo.

Le reflex e mirrorless rappresentano le tecnologiche più diffuse nel settore prosumer e professionale. Le due tipologie di apparecchi si distinguono per la tecnologia con cui l’immagine viene mostrata al fotografo. Entrambe le categorie assicurano un’ottima qualità dell’immagine, l’intercambiabilità degli obiettivi e un’ampia possibilità di sviluppo e postproduzione attraverso i software appositi.

L’attrezzatura che utilizziamo deve essere una conseguenza delle necessità che abbiamo nel nostro “stile fotografico”, per esempio qualora facessimo viaggi zaino in spalla molto avventurosi dovremmo optare per un dispositivo piccolo e resistente, come uno smartphone o una compatta. Se siamo appassionati di paesaggi o di ritratto in studio potremmo considerare l’acquisto di una reflex o mirrorless, con qualità di immagine superiore e grande malleabilità del file.

Imparare a postprodurre una foto

Quando saremo diventati abbastanza bravi da avere necessità di “modificare” le nostre foto, dovremo utilizzare software che permettono la postproduzione delle foto. Questo processo permette di superare i limiti fisici di acquisizione dei colori e della luce della scena, insito in ogni dispositivo fotografico. I software più diffusi sono Lightroom e Photoshop che Adobe distribuisce a pagamento ma ne esistono anche altri gratuiti come Gimp. Condizione necessaria per avventurarsi nel mondo dello sviluppo digitale delle foto è che il dispositivo con cui scattiamo permetta la generazione  di file RAW delle foto che scattiamo. Questi file non sono altro che file immagini con tantissime informazioni, che permettono al fotografo di avere una maggiore libertà di correzione. Una volta che saremo soddisfatti del risultato finale, e vorremo condividere le nostre creazioni sui social, dovremo effettuare un’operazione di conversione dei file. Come ci spiega il sito photocafè.it, esistono molti modi per convertire RAW in jpeg velocemente e senza perdita di qualità, a noi scegliere il migliore in base ai software a nostra disposizione.

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