Psicoterapia cognitivo – comportamentale: come funziona e quanto dura

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Se state vivendo un periodo di forte crisi, caratterizzato magari da attacchi di ansia, stress eccessivo, e comportamenti fuori controllo dettati dall’influenza di alcuni eventi esterni nella vostra vita è probabile che vi sia stato consigliato di rivolgervi ad uno psicologo per una serie di sedute di tipo cognitivo – comportamentale.

Sebbene la parola possa sembrare sgradevole e non tutti siano entusiasti di rivolgersi ad un professionista è utile affrontare anche un dato rilevante che può far capire quanto non si sia soli nel caso si abbiano delle difficoltà: la richiesta di percorsi psicologici è cresciuta notevolmente in Italia nel periodo post pandemia, come descritto anche in questo articolo.

Per questo motivo nel nostro articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza nel caso abbiate deciso di rivolgervi ad un professionista per tale percorso, analizzando insieme come funziona questo tipo di terapia e quanto dura.

Perché dovremmo fidarci della terapia cognitivo comportamentale?

La terapia in questione è un metodo che ha fondamenti scientifici e si basa sulla conoscenza della struttura dei processi mentali che proviene dalla psicologia di base.

Questo metodo è a livello internazionale una delle terapie riconosciute come maggiormente valide ed efficaci, a fronte di numerosi test che sono stati svolti con condizioni controllate, proprio come avviene nella medicina con i farmaci.

Inoltre il metodo è molto strutturato e va ad agire sia sulla componente cognitiva, cioè sulle emozioni e i pensieri derivanti da una problematica nella nostra vita, che su quella comportamentale, provando così a modificare le reazioni a tali eventi che influenzano la vita del paziente.

Infine possiamo affermare che la sua durata è relativamente breve rispetto ad altri metodi e gli effetti sono immediati o quasi. Un ciclo di terapia cognitivo comportamentale può durare dai 4 ai 12 mesi, con sedute a cadenza settimanale. [1]

Come si svolge la terapia cognitivo – comportamentale?

Il trattamento si pone lo scopo di indebolire i legami che sono presenti tra gli stimoli ansiogeni e la nostra percezione dell’ansia.

Così facendo si va ad agire sulla componente cognitiva, mettendo il paziente nelle condizioni di apprendere tecniche di rilassamento, in modo che possa calmare mente e fisico. Inoltre allena la mente a riconoscere pensieri ricorrenti e atteggiamenti distorti che provocano disagio e comportamenti poco consoni. In questo contesto si cerca di sostituire progressivamente tali pensieri con altri, più realistici o funzionali per raggiungere il benessere.

A tutto ciò si affianca la componente comportamentale, cioè l’allenamento a mettere in atto quanto appena citato con il fine di bloccare i sintomi di tale situazione. In questa fase si cerca così di modificare la relazione che intercorre tra le emozioni del paziente e il suo comportamento nella vita reale.

In particolar modo la fase cognitiva cerca di agire facendo apprendere al paziente nuovi metodi di risposta ad una determinata situazione o pensiero, esponendolo gradualmente alle situazioni che teme e aiutandolo a gestire il proprio stato di disagio. [2]

Quanto dura un ciclo di terapia cognitivo – comportamentale e come fare a capire se sia il metodo adatto?

La terapia cognitivo comportamentale, come accennato in precedenza, ha una durata variabile tra i 4 e i 12 mesi, ma nei casi più frequenti si svolgono almeno 6 – 8 sedute prima di comprendere l’effettiva durata del percorso.

Chiaramente non è il paziente a dover decidere se sia corretto oppure no affrontare un determinato disturbo o disagio con questo metodo, ma bisogna rivolgersi ad uno psicologo esperto. A tal proposito vi consigliamo anche di visitare il sito web https://www.psicologi-italia.it/psicologo/lombardia/milano/, dove troverete un elenco di professionisti del settore suddivisi per città, in modo da poter richiedere eventualmente una prima consulenza e anamnesi.

Proprio il primo incontro viene dedicato all’anamnesi del paziente e lo psicologo, una volta identificata la difficoltà, saprà dire se la terapia in questione potrà essere d’aiuto o se sarà necessario percorrere strade differenti.

Infine non dimenticate che potreste provare a richiedere anche il Bonus Psicologo, che è stato rinnovato anche per il 2023, in modo da ridurre la spesa per affrontare questo percorso.

Disclaimer: “Questi testi non vanno intesi come indicazioni di diagnosi e cura di stati patologici, pertanto è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante”

Fonti:

[1] my-personaltrainer.it/salute/psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html

[2] ipsico.it/terapia-cognitiva-comportamentale/

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