Otranto: Una guida completa su cosa visitare

Otranto è considerata, nella sua preziosa unicità, la perla dell’Adriatico leccese. È la città più a Est di tutta Italia e dalla sua incantevole posizione guarda i monti dell’Albania sul Canale a lei intitolato.

Otranto, la città da visitare in quattro stagioni

Innanzitutto in estate: Otranto è la località turistica per eccellenza per chi vuole rimanere nel versante adriatico del Salento, godendo di un paesaggio che può passare dai cordoni sabbiosi dei Laghi Alimini, alla varietà costiera inattesa della Baia dei Turchi, fino a giù, sul versante roccioso che porta verso l’aspra costiera che si spinge verso Porto Badisco, a Santa Cesarea, a Tricase e al Finis Terrae, la bella S. Maria di Leuca.

Proprio il mare salentino, oggi meta turistica tra le più attrattive d’Italia, incanta se vissuto nel territorio idruntino: alla Baia dei Turchi ci si può riparare – in un ingresso al punto di mare tra i più organizzati come park – per fare un picnic in pineta e godere di refrigerio se soffiano la Tramontana (che porta mare mosso) o Scirocco, che viceversa rende l’Adriatico una tavola.

Otranto e Salento: lu sole, lu mare e…lu ientu!

Proprio il vento, richiamato nell’adagio ‘Salentu – lu sole, lu mare, lu ientu’ la fa da padrone nelle scelte delle attrazioni da cercare se si soggiorna nella Perla adriatica pugliese.

Il centro del paese infatti offre una visita non frettolosa che si può protrarre dal pomeriggio, scivolando con un po’ di savoir-vivre verso un goloso aperitivo all’ombra del Castello Aragonese, facendo shopping nei variopinti e sempre affollati vicoli ricchi di suoni, di profumi e di attrattive.

Otranto è, insieme al centro di Lecce, uno dei punti più eleganti dell’intero Salento. Nei negozietti locali potete perdervi cercando manufatti scolpiti in bianca e dolce pietra leccese, spugne naturali, abiti eleganti, calzature estive in cuoio, pasta o olive locali, peperoncini e verdure profumate.

Liquori e vini che vanno dal Negroamaro, al Verdeca, al Primitivo, alla Malvasia e a tutte le varietà dei vitigni autoctoni.

Passaggio obbligato merita la Cattedrale di Otranto, dal pregevolissimo soffitto ligneo, con un mosaico pavimentale e una significativa torre campanaria che meritano la vostra attenzione. La chiesa è intitolata ai Martiri otrantini, 813 abitanti della città uccisi il 14 agosto del 1480 dai Turchi per aver rifiutato la conversione all’Islam.

Quattro passi nel capoluogo idruntino

Non può così mancare la passeggiata che si snoda dal Castello fino all’esteso lungomare, dove troverete spettacoli di piazza, artisti di strada, iniziative folcloristiche e numerosi punti di ristoro – dal take-away più semplice al ristorante più raffinato – che vi strapperanno una pausa.

Il turismo locale pugliese – che si riversa tutto l’anno a Otranto anche per semplici ‘scappate’ di turismo mordi-e-fuggi, non disdegna l’acquisto di street-food da gustare in semplicità a pochi passi dal punto di preparazione, con pochi spiccioli, insieme a una bibita fresca o a una buona birra.

Chi ha visitato Otranto d’estate sa però che la confusione che si trova proprio nel periodo più caldo – con un culmine tra metà luglio e fine agosto evitato dai cultori della località – invita a recarsi nel gioiello salentino da marzo a ottobre-novembre, per godere della luce, dei profumi e dell’ospitalità cordiale degli otrantini (evitando così il momento turisticamente più caro e convulso dell’anno).

Per un’esperienza autentica, un’ottima idea potrebbe essere quella di scegliere una delle tante masserie a Otranto e dintorni, e assaporare il connubio mare-campagna.

Ottimo metodo per approcciare Otranto e il territorio che la circonda può essere la bicicletta, visto che negli ultimi anni l’amministrazione locale sta investendo molto nello sviluppo di percorsi ciclabili con cui recarsi nelle spiagge o visitare le varie attrattive del vasto comune salentino.

Ad esempio una visita alla famosa Cava di bauxite, con relativo laghetto, vi riempirà gli occhi di colori mozzafiato.

Escursioni fuori città: il modo più vivo per conoscere il territorio di Otranto

Altro must da non dimenticare, per chi ama bici e moto, quello di riservarsi un’uscita verso Sud lungo la litoranea che porta a Leuca, passando dallo spettacolare Porto Badisco, dal faro di Punta Palascia, fino al punto in cui i due mari, lo Ionio e l’Adriatico (che si incontrano visivamente a Punta Meliso di Leuca, ma che hanno confine reale più a Nord, nel vero e proprio canale d’Otranto) si abbracciano e si passano il testimone.

Anche se l’itinerario che costeggia l’Adriatico, partendo dal centro di Otranto, presenta numerosi e impegnativi saliscendi, chi avrà l’ardire di affrontare questo tour – o la possibilità di cavalcare una comoda ebike – ricorderà a lungo uno dei paesaggi più affascinanti dell’intera penisola italiana, di una cinquantina di chilometri.

Come tutte le località salentine più rinomate, negli ultimi anni sono aumentate le offerte di escursioni in mille modalità (a piedi, bici/scooter, barca etc.): soprattutto la barca può offrire un modo alternativo e romantico di scendere verso Leuca, raggiungendo località come la Grotta Zinzulusa di Castro a sud o di salire verso i faraglioni di Sant’Andrea di Melendugno a nord.

In ogni caso, le attrazioni che questo antico cuore salentino può offrire (pochi ricordano che l’intero Salento venne per secoli denominato come ‘Terra d’Otranto’) non permetteranno a nessuno di annoiarsi.

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