Tarli del legno, cosa sono e come si disinfestano?

tarli del legno sono degli insetti che in natura deteriorano i rami ed i tronchi degli alberi, mentre nelle case e negli uffici si cibano del legno dei mobili oppure di quello dei pavimenti e rivestimenti in legno.

Per questo sono chiamati “xilofagi”. Se i tarli riescono a penetrare all’interno delle abitazioni possono arrecare danni di notevole entità nei mobili ed in alcuni casi anche mettere a rischio la stabilità delle strutture in legno. Per questo, quando si nota la loro presenza è necessario procedere alla disinfestazione, rivolgendosi a ditte specializzate del settore. Per informazioni più tecniche leggi l’approfondimento sui tarli del legno, da cui abbiamo preso spunto per scrivere questo articolo.

Le tipologie dei tarli

Di questi insetti in natura ne esistono varie specie, tutte caratterizzate da un rivestimento molto duro, somigliante ad una vera e propria corazza. I tarli del legno che penetrano nei mobili hanno una lunghezza compresa tra i 2 e i 3 millimetri e una particolare somiglianza con dei piccoli maggiolini.

Essendo dei coleotteri i tarli del legno hanno la capacità di volare e normalmente rimangono in basso, al livello del terreno. Generalmente si muovono in presenza di un clima caldo e consumano sia il legno tenero che quello duro. I tarli delle travi, sono detti “capricorno” e hanno una lunghezza maggiore, che può arrivare anche a 2 centimetri, e il loro corpo è dotato di antenne molto sviluppate.

Normalmente le infestazioni dei tarli delle travi si presentano con i legni teneri stagionati, tra i quali l’abete bianco, quello rosso ed il pino. Anche questo tipo di tarlo è capace di colare e preferisce il clima caldo.

La formazione dei tarli nei mobili e la loro vita

Il ciclo vitale dei tarli dei mobili inizia con i maschi che scavano dei forellini nel legno di circa un millimetro di diametro, attraverso i quali entrano le femmine che poi depongono le larve. Per crescere le larve si nutrono del legno dei mobili e dopo essere diventate adulte escono per dare vita ad un nuovo ciclo.

Da studi e indagini eseguite, si è capito che la vita media di un tarlo adulto è di circa 3 settimane e in questo periodo avviene l’accoppiamento con la femmina che successivamente depone le uova, che una volta trasformatesi in larve, vengono portate all’interno dei mobili.

I segnali che possono far capire che siamo in presenza di tarli sono i piccoli buchi che si notano sia sulle travi che sui mobili, la polverina che si trova fuori dagli stessi e chiamata “rosume” nella quale oltre a fibre di legno si trovano anche escrementi di questi insetti. In presenza di un ridotto numero di fori il consiglio è quello di fotografare la zona dove si notano, per valutare con il passare del tempo se l’infestazione si è estesa e decidere di intervenire con la disinfestazione.

L’eliminazione dei tarli dei mobili

Per effettuare una disinfestazione completa il consiglio è quello di contattare delle ditte specializzate che con il trattamento appropriato ad ogni tipologia di infestazione, riusciranno a eliminare sia gli esemplari adulti dei tarli che le larve e le uova. I tipi di trattamento che vengono eseguiti in misura maggiore sono tre, quello a microonde, quello ad aria calda e quello a gas. Il trattamento a microonde non provoca danneggiamenti nel legno in quanto con le “microonde” si scalda soltanto tutto ciò che contiene dell’acqua. Il trattamento a microonde è anche ecologico in quanto elimina soltanto i tarli e non si effettua con uso di pesticidi. Il metodo ad aria calda prevede che all’interno del legno venga immessa aria calda con temperature comprese da 80° a 100° e anche in questo caso il legno non viene danneggiato

Riscaldamento e raffreddamento sono effettuati gradualmente. Il metodo a gas è detto anche “fumigazione” e dal 2005 è stato abolito l’uso di prodotti “tossici”, per cui si procede con la chiusura del manufatto all’interno di un contenitore di plastica nel quale viene tolto l’ossigeno ed immesso al suo posto anidride carbonica che determina la morte dei tarli per asfissia.

Questo metodo, che può avere anche una durata di alcuni giorni, è ideale per mobili di piccole dimensioni, mentre è sconsigliato per superfici di grandi dimensioni oppure per travi e superfici portanti. In tutti i casi dopo aver eseguito il trattamento di disinfestazione, si devono eseguire dei controlli e dei trattamenti preventivi per evitare il ritorno dei tarli del legno.

I metodi naturali per eliminare i tarli dai mobili

Per eliminare i tarli del legno si possono anche usare dei metodi naturali che prevedono l’utilizzo di cannella e alloro, oppure di lavanda, chiodi di garofano o aglio. Nel primo caso alloro e cannella devono essere inseriti all’interno di piccoli sacchetti che successivamente si posizionano all’interno dei mobili.

Per quanto riguarda la lavanda si deve preparare una soluzione con acqua, aceto bianco e lavanda che poi viene strofinata sui mobili in legno con una spugna imbevuta della soluzione. Questa operazione deve essere effettuata il giorno dopo la preparazione della soluzione. Se si usano i chiodi di garofano devono essere posizionati negli angoli interni dei mobili, oppure nelle tasche dei vestiti.

Nei cassetti possono essere posizionati dei piccoli sacchetti di iuta con all’interno i chiodi di garofano. Altri metodi naturali prevedono l’uso di eucalipto, olio di patchouli o agrumi.

 

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