Le aree le digital marketing per avere successo nel 2022

Con il verificarsi della pandemia da coronavirus, tantissime realtà di piccole e medie dimensioni si sono riversate sul web, con l’obiettivo di proteggere il proprio business.

Chiunque offriva un servizio che poteva essere replicato online, ha iniziato a muovere i primi passi nella rete. Chi con un semplice sito vetrina per farsi conoscere e avere nuovi clienti nel periodo post lockdown, chi invece dirottando tutta la propria attività sul web, per esempio vendendo prodotti o servizi.

Anche grandi realtà già presenti online hanno capito l’importanza sempre maggiore che riveste internet e da qui è stato un crescendo di richieste di servizi legati al digital marketing, tant’è che nel 2021 la pubblicità online ha superato quella della TV.

Chi ha voluto premere l’acceleratore sulla crescita online ha pensato bene di abbattere i confini geografici ed aprirsi a mercati e clienti esteri. Non solo chi ha puntato sulla vendita di prodotti online, ma anche chi ha deciso di offrire i propri servizi.

Il fattore chiave di successo, in questi casi, è stato puntare su servizi di traduzioni professionali che fossero qualitativamente eccellenti, sia nei casi in cui si è voluto realizzare un blog bi-lingue, sia nel caso di e-commerce che in questo modo possono letteralmente vendere in tutto il mondo.

Vediamo quindi cosa è il digital marketing e quali aree lo compongono e lo rendono estremamente attrattivo per fare business nel 2022.

Il macrocosmo del Digital Marketing

Il digital marketing è una disciplina che consente di fare marketing sfruttando le tecnologie web. Questi molteplici strumenti sono utilizzati tanto da aziende che mirano al profitto, tanto da ONG che devono raggiungere il proprio pubblico.

Da qui ne consegue la presenza di diverse aree all’interno del digital marketing. Social media marketing, email marketing, e-commerce, advertising. Fare confusione è molto facile, soprattutto se non si padroneggia la materia.

Scopriamoli da vicino e cerchiamo di capire quando si può preferire uno strumento o un altro, a seconda dei propri obiettivi.

Social Media Marketing

Il Social media marketing è forse il termine più blasonato, tant’è che molti non addetti ai lavori incappano nell’errore di usarlo come sinonimo di Digital marketing. Non è così: il social media marketing è solo una delle tante aree del digital marketing.

Il social media marketing è relativo alla gestione dei social media, come Facebook e Instagram, per citare i principali. Chi fa marketing sui social media ha l’obiettivo di far conoscere la propria attività di business e i propri prodotti o servizi.

Realizzando dei contenuti da pubblicare sui social media si fa conoscere la propria realtà, aumentando il traffico e generando i lead, persone interessate che possono trasformarsi in clienti.

Content Marketing

Il content marketing è molto affine al mondo dei social media, perché fare content significa realizzare i contenuti, per qualsiasi uso. Possono essere pensati per i social media quindi, per esempio, dei post su Instagram, oppure per altri scopi.

Scrivere degli articoli per i blog aziendali, realizzare dei video, scrivere e-book: queste cose sono tutte attività di content marketing e possono essere affidate a terze parti specializzate, per esempio, nella fornitura di servizi editoriali web.

Lo scopo è attrarre l’interesse degli utenti attraverso i contenuti di valore che vengono pubblicati.

SEO – Search Engine Optimization

Questo termine in italiano è tradotto come ottimizzazione per i motori di ricerca. Si tratta di una serie di tecniche e strategie per far sì che la presenza online di un sito sia sempre più visibile nei motori di ricerca, primo fra tutti Google.

Si tratta quindi di far ottenere un miglior posizionamento nelle pagine dei risultati di ricerca, attraverso un percorso di ottimizzazione.

La buona SEO di un sito, farà sì che questo sia più visibile sui motori di ricerca. Quindi più persone arriveranno sul sito e, potenzialmente, potranno diventare clienti.

Pubblicità Pay-Per-Click

Il Pay-Per-Click è un tipo di pubblicità a pagamento che ha l’obiettivo di accelerare il raggiungimento degli obiettivi. Si tratta di vere e proprie campagne pubblicitarie impostate a partire dagli obiettivi che, solitamente, sono in termini di visibilità della pubblicità stessa.

Quando un utente vede l’inserzione pubblicitaria e clicca su di essa perché interessato, l’inserzionista pagherà, da qui il nome pay-per-click o PPC.

La pubblicità PPC non è da confondere con Google ADS, poiché può essere posizionata anche su social network come Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn.

Native Advertising

Il Native advertising è una forma di pubblicità online, che ha come caratteristica quella di essere quanto più naturale possibile. I contenuti pubblicitari del native marketing, infatti, sono calati perfettamente e in maniera armoniosa all’interno dei siti ospitanti.

L’esito è che l’utente non sarà distratto, come avviene per la solita pubblicità, ma anzi, vedrà contenuti pubblicitari in linea con ciò di cui sta fruendo.

Email marketing

Fare digital marketing non può prescindere dalle campagne email. Si tratta di avere un database di indirizzi email di persone potenzialmente interessate al prodotto/servizio e di utilizzarlo per veicolare la comunicazione tramite email.

Queste devono essere di valore e possono avere diversi obiettivi: dare il benvenuto, fare da newsletter, email di promozione, solo per citarne alcune.

Inbound Marketing

L’Inbound Marketing è quella parte del digital marketing in cui non è l’azienda ad andare verso i potenziali clienti, ma sono questi ultimi ad andare verso l’azienda. Si sostanzia in una serie di attività web che hanno quindi l’obiettivo di attrarre gli utenti e sono, per esempio, legate alla gestione di un blog o delle pagine dei social media, o ancora alla creazione di landing page efficaci.

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