L’importanza della formazione continua per i nutrizionisti professionisti

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Quello della formazione continua è un argomento basilare per i professionisti della nutrizione, poiché permette di stare al passo delle continue novità che emergono dalle ricerche, dei cambiamenti delle linee guida e degli approcci terapeutici.

Essere sempre informati e formati permette di diventare dei professionisti completi e in grado di dare il giusto supporto ai pazienti, proponendo diete e/o trattamenti innovativi, in base alle ultime evidenze scientifiche.

Formazione continua: il suo ruolo nella cura delle patologie gastrointestinali e delle allergie emergenti

Se si pensa alle patologie gastrointestinali, come ad esempio la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), o all’allergia al nichel, si devono fare i conti con una serie di complessità che richiedono un necessario e costante aggiornamento scientifico.

Questo è vero soprattutto alla luce delle nuove scoperte, sempre più rapide e approfondite, che aprono la strada a nuovi approcci diagnostici.

Un esempio è il protocollo alla base della Dieta Low FODMAP, che porta con sé 20 anni di ricerca e aggiornamenti sul ruolo e sulla centralità del microbiota intestinale. I risultati della ricerca hanno appurato che questo tipo di dieta ha le potenzialità per ridurre i sintomi dell’IBS nel 70–80% dei pazienti con l’applicazione delle le linee guida più recenti[1]. Senza una formazione continua, il professionista rischia di utilizzare protocolli obsoleti o incompleti, con un impatto diretto su compliance e risultati clinici.

Se non si ha accesso a una formazione continua, il rischio di applicare protocolli obsoleti e poco funzionali e funzionanti è alto e questo potrebbe comportare un danno per la salute del paziente, che non deve essere sottovalutato.

Anche in ambito allergologico è importante non sottovalutare l’importanza della formazione continua.

Un valido esempio è quello dell’allergia al nichel, che prima veniva definita come una condizione rara e che, invece, oggi è una delle intolleranze sistemiche e cutanee più diffuse, con un’incidenza che si aggira attorno al 20-30% della popolazione europea.

Le linee guida dell’European Academy of Allergy and Clinical Immunology sottolineano l’importanza di una diagnosi precoce della problematica e della gestione nutrizionale. Per farlo è necessario conoscere sia i principi di base tra allergia e alimentazione, ma anche quelli che sono gli accertamenti necessari[2].

Questo è possibile solo seguendo dei corsi specialistici aggiornati, come quelli proposti dalla scuolanutrizionesalernitana.it, che è un istituto di formazione avanzata che opera da anni nel campo della nutrizione.

Questo è, del resto, un settore in continua evoluzione. Per questo risulta necessario un aggiornamento costante, così da apprendere i continui cambiamenti delle linee guida internazionali, adeguandosi agli standard più recenti.

In questo modo i professionisti della nutrizione, medici, dietisti, biologi e nutrizionisti, potranno sviluppare delle competenze trasversali e differenziarsi su un mercato in cui la concorrenza è tanta ed è sempre ben formata.

Investire in corsi specialistici non permette solo di aggiornare quelle che sono le proprie competenze in materia, ma permette di essere professionisti migliori e in grado di fornire un servizio efficace e in linea con le aspettative del paziente moderno.

[1] Gibson PR, Shepherd SJ. Evidence-based dietary management of functional gastrointestinal symptoms: the FODMAP approach. Journal of Gastroenterology and Hepatology. 2010;25(2):252–258.

[2] Goldenberg A., Jacob S.E. Update on systemic nickel allergy syndrome and diet. European Annals of Allergy and Clinical Immunology 47(1):25-26, 2015.

Disclaimer: il medico è il tuo miglior consigliere: consulta sempre un medico per una consulenza personalizzata e un piano di trattamento adeguato. La loro esperienza e conoscenza possono aiutarti a prendere decisioni informate e sicure.

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